Aiuti agli Investimenti delle Piccole e Medie Imprese (Titolo II Capo 3 Reg. Regionale 17/2014)
Chi può richiedere l’agevolazione?
1) microimprese (impresa che occupa meno di 10 persone, realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro);
2) imprese di piccole dimensioni (impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiori a 10 milioni di euro);
3) imprese di medie dimensioni: che occupa meno di 250 persone, realizza un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure il totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro;
4) liberi professionisti, in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica, secondo l’art. 12, legge 22 maggio 2017, n. 81.
Quali attività si possono realizzare?
– La creazione di una nuova unità produttiva;
– l’ampliamento di una unità produttiva esistente;
– diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
– il cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.
Sono ammissibili gli investimenti di…
1) imprese artigiane, costituite anche in forma cooperativa o consortile, iscritte negli albi di cui alla legge 443/85 (legge quadro sull’artigianato);
2) imprese che realizzano programmi di investimento nel settore del commercio:
– esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all’ingrosso classificati esercizi di vicinato (esercizi con superficie di vendita non superiore a 250 mq);
– esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all’ingrosso classificati M1. Medie strutture di livello locale con superficie di vendita da 251 a 600 mq (LR n. 11/2003);
– esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all’ingrosso classificati M2. Medie strutture di livello locale con superficie di vendita da 601 a 1.500 mq (LR n. 11/2003);
– esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all’ingrosso classificati M3. medie strutture attrattive con superficie di vendita da 1501 a 2500 mq (LR n. 11/2003);
– servizi di ristorazione di cui al gruppo “56” della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007”, ad eccezione delle categorie “56.10.4” e “56.10.5”;
– attività di commercio elettronico; per commercio elettronico si intende l’attività commerciale – ovvero quella di acquisto di merci in nome e per conto proprio e la loro rivendita – svolta tramite la rete internet, mediante l’utilizzo di un portale o sito web (e-commerce).
1) imprese che realizzano investimenti in alcune attività economiche delle seguenti divisioni della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007:
– sezione “C”: imprese, non iscritte negli albi di cui alla legge 443/85, che realizzano investimenti riguardanti il settore delle attività manifatturiere;
– sezione “E”: settore fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento;
– sezione “F”: settore delle costruzioni;
– sezione “J”: settore dei servizi di comunicazione ed informazione;
– sezione “Q”: sanità e assistenza sociale;
– sezione “R”: settore Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento. d. Liberi professionisti che svolgono le attività disciplinate da apposite leggi professionali o quelle regolamentate dalla legge n. 4 del 14 gennaio 2013 (“disposizioni in materia di professioni non organizzate”), che realizzano attività in uno dei settori previsti di cui all’allegato 1.
Quali sono le spese ammissibili?
Sono ammissibili le spese per:
1) acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 5% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
2) spese per opere murarie e assimilabili relative a interventi di ampliamento o di riqualificazione di immobili esistenti nonché quelle relative a nuova costruzione solo nei casi in cui l’impresa dimostri che l’assenza di agevolazione su tali spese, in ragione delle caratteristiche tecnologiche e localizzative dell’iniziativa, ne inficerebbe la redditività e le opportunità di innovazione e sviluppo;
3) acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività di rappresentanza, nonché i mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni. Per il settore dei trasporti sono escluse le spese relative all’acquisto di materiale di trasporto e l’acquisto di automezzi è ammissibile esclusivamente nel caso di imprese di trasporto persone;
4) Investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
5) spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori nei limiti del 5% delle spese di cui alla lettera b);
6) sono ammissibili anche le spese per l’acquisto di programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa ed i trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisto di diritti di brevetto e licenze, connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.
Che tipo di contributo posso ottenere?
L’aiuto sarà erogato in forma di contributo in conto Impianti determinato sul montante degli Interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore.
L’intensità massima di aiuto è:
✓ 35% per i soggetti proponenti di medie dimensioni
✓ 45% per i soggetti proponenti di piccole dimensioni
Come riceverò l’agevolazione?
Sulla base delle verifiche effettuate da parte di Puglia Sviluppo, la Regione, mediante Determinazione Dirigenziale, adotta il provvedimento di ammissione provvisoria alle agevolazioni. La Regione comunica ai soggetti proponenti l’esito dell’esame tramite pec.
L’impresa ritenuta ammissibile, anche per il tramite del Soggetto Finanziatore o del Confidi, entro 2 mesi dalla documentata conclusione dell’investimento, inoltra telematicamente la richiesta di erogazione con tutta la documentazione prevista dall’art. 13 dell’Avviso.
La Regione Puglia, anche attraverso Puglia Sviluppo, ricevuta la richiesta di erogazione del contributo con tutta la documentazione a corredo, a seguito di completamento degli investimenti da parte dell’impresa, procede, per quelle pratiche per le quali si è concluso positivamente l’esame istruttorio preliminare con l’emissione della determina provvisoria, all’ulteriore istruttoria tecnica, accertando la pertinenza e l’ammissibilità delle spese e, quindi, l’agevolabilità dell’iniziativa.