Riaperture, tutte le regole
Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella notte il decreto legge che consentirà ulteriori riaperture a partire da lunedì 18 maggio. Fino al 3 giugno no a spostamenti fuori Regione, salvo salute, lavoro o urgenza. Poi consentiti viaggi da e verso l’estero. Persisterà l’obbligo della quarantena per chi ha contatti con positivi. Sanzioni da 400 a 3.000 euro per chi viola le regole, aggirandole (previsto anche lo stop delle attività da 5 a 30 giorni).
Il decreto legge approvato dal Cdm “delinea il quadro normativo nazionale all’interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio 2020, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali”.
“L’accordo tra Regioni e governo è stato raggiunto” aveva annunciato, poco dopo le 21, il governatore del Veneto, Luca Zaia. È stato accettato, quindi, il documento d’intesa approvato dalle Regioni nel tardo pomeriggio e sottoposto all’attenzione del premier Conte e dei ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza in videoconferenza.
Possibilità di misurare la temperatura a tutti impedendo l’accesso a chi ha più di 37,5. Ma soprattutto, la distanza interpersonale minima, che deve esserci sempre ma scende a 1 metro. Sono questi i punti principali contenuti nelle linee guida per la Fase 2 su cui è stato trovato l’accordo tra governo e regioni. Ecco nel dettaglio le principali indicazioni per le attività di parrucchieri e centri estetici
Un solo cliente per volta. Vietate le riviste passatempo
Si riparte solo con prenotazione obbligatoria e specificando prima il tipo di trattamento e il tempo necessario. Mascherine obbligatorie per i clienti, dispositivi di protezione individuale a barriera per gli operatori, soprattutto dei centri estetici, materiali monouso come mantelline, grembiuli. Vietato entrare nei negozi rimanendo in attesa, gli orari e i giorni verranno allungati ma all’interno di barbieri e parrucchieri potrà stare soltanto un cliente e un lavorante per ogni postazione a distanza di un almeno un metro. Vietati giornali e riviste.
Il governo ha deciso di allegare al suo testo le linee guida delle Regioni e verso le 3,30 della notte l’accordo è stato raggiunto. Il ministro Boccia ha dichiarato: “Lavoro intenso e molto utile per far ripartire l’Italia in sicurezza. Le richieste delle Regioni erano legittime, la soluzione è stata raggiunta nell’interesse del Paese”.
Qui trovate le linee guida
Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative